Stormiscono le fronde e ne discende… di Saffo
Saffo (VII-VI secolo a.C.) Stormiscono le fronde e ne discende un molle sonno e di fiori di loto come a festa fiorito è il prato, esalano gli aneti sapore di miele.
Saffo (VII-VI secolo a.C.) Stormiscono le fronde e ne discende un molle sonno e di fiori di loto come a festa fiorito è il prato, esalano gli aneti sapore di miele.
John Donne (Londra, 1572 – 1631) Crescita d’amore Credo appena il mio amore cosí puro come l’avevo pensato se, come l’erba, dura vicissitudine e stagione. Dunque tutto l’inverno mentii, quando giuravo il mio amore infinito, […]
Vincenzo Cardarelli (Corneto Tarquinia, 1887 – Roma, 1959) Primavera Oggi la primavera é un vino effervescente. Spumeggia il primo verde sui grandi olmi fioriti a ciuffi: Verdi persiane squillano su rosse facciate che il chiaro […]
Giuseppe Ungaretti (Alessandria d’Egitto, 1888 – Milano, 1970) Prato La terra s’è velata di tenera leggerezza Come una sposa novella offre allibita alla sua creatura il pudore sorridente di madre
Beppe Salvia (Potenza, 1954 – Roma, 1985) A scrivere ho imparato dagli amici, ma senza di loro. Tu m’hai insegnato a amare, ma senza di te. La vita con il suo dolore m’insegna a vivere, […]
Marina Cvetaeva ( Mosca, 1892 – Elabuga, 31 agosto 1941) Eccetto l’amore Non amavo, ma piangevo. No, non amavo, tuttavia solo a te ho indicato nell’ombra il volto adorato. Tutto nel nostro sogno non assomigliava […]
Sylvia Plath (Boston 1932 – Londra 1963) Limite (Edge) La donna ora è perfetta Il suo corpo morto ha il sorriso della compiutezza, l’illusione di una necessità greca fluisce nei volumi della sua toga, i […]
Anne Sexton (Newton, 9 novembre 1928 – Weston, 4 ottobre 1974) Scalza Amarmi senza scarpe vuol dire amare le mie lunghe gambe brune, dolci e care, buone come cucchiai e i miei piedi, due bambini […]
ANTONIA POZZI (Milano 1912-1938) Canto della mia nudità Guardami: sono nuda. Dall’inquieto languore della mia capigliatura alla tensione snella del mio piede, io sono tutta una magrezza acerba inguainata in un color avorio. Guarda: pallida […]
Alejandra Pizarnik (Avellaneda, 1936 – Buenos Aires, 1972) Presenza La tua voce in questo non potersene uscire le cose dal mio sguardo mi spossessano fanno di me un vascello in un fiume di pietre se […]
Cesare Pavese ( Santo Stefano Belbo, 1908 – Torino, 1950) I mattini passano chiari e deserti. Cosí i tuoi occhi s’aprivano un tempo. Il mattino trascorreva lento, era un gorgo d’immobile luce. Taceva. Tu viva […]
George Byron (Londra, 1788 – Missolungi 1824) Ella splendida incede, come notte Di limpido immenso e cieli di stelle, E tutto il meglio di oscuro e di luce Negli occhi e nell’aspetto suo rifulge: Dolce […]
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