A che gioco giochiamo (4)

Giochi d'infanzia

Giochi d’infanzia

Tra i giochi ricreativi più comuni ci sono i passatempi in cui manca un competitore umano, ma dove si può ugualmente sfidare avversari virtuali, come il tempo, il numero di mosse, il caso, le combinazioni statistiche (come nei solitari con le carte).

Esistono anche giochi ricreativi di puro diletto, dove si sfida in generale se stessi, come i cruciverba, i rompicapi, il sudoku e in generale tutti i giochi enigmistici.

Da quanto abbiamo visto, possiamo riassumere le caratteristiche del gioco nei suoi tre elementi essenziali, che sono il desiderio di raggiungere uno scopo (dare scacco matto, vincere una somma o un trofeo, risolvere un enigma…), la presenza di uno o più avversari (in carne e ossa, oppure il tempo, o il caso) che ostacolino questo desiderio, e infine alcune regole da seguire.

A ben vedere, si tratta di condizioni che riscontriamo quasi quotidianamente nella vita reale: ogni giorno abbiamo a che fare con obiettivi da raggiungere, ostacoli che si frappongono e norme e regolamenti da rispettare. Se fossero caratteristiche esclusive del gioco significherebbe che per tutta la vita non facciamo quasi altro che giocare, quotidianamente, sfidando in continuazione la sorte, il tempo, l’ambiente ostile, il partner, il capoufficio…

Nel mondo animale i cuccioli giocano alla lotta per addestrarsi e imparare ad affrontare la vita, una volta persa la protezione materna. Allo stesso modo, il gioco infantile è una scuola di vita, indispensabile ai bambini per imparare a crescere, ad affrontare le sfide e gli ostacoli che troveranno da grandi, a rispettare le regole della società adulta. Grazie al gioco i bambini sviluppano creatività, immaginazione, allargano la mente e i punti di vista attraverso l’interazione coi compagni, imparano a sottostare alle regole e ad accettare le sconfitte. Oltre a ciò, sappiamo che i giochi sportivi e all’aria aperta favoriscono lo sviluppo fisico dei ragazzi aiutandoli a crescere in buona salute.

Purtroppo oggi tra i bambini non vanno più di moda i giochi di strada. Tanti gioiosi passatempi tradizionali – tramandati per generazioni – non si praticano più e sono avviati ormai all’estinzione, soppiantati prima dalla televisione, poi dalle playstation e dai giochi online.

Per gli adulti le cose non vanno però molto meglio: i giochi d’azzardo e le lotterie (spesso gestite dallo Stato) stanno sostituendo i giochi classici, tant’è che stanno poco a poco fallendo molte case produttrici di giochi in scatola. Se si perde il gusto genuino del gioco vengono meno i valori della convivenza e la consapevolezza di partecipare alla società alla pari con gli altri; si diventa incapaci di accettare le sconfitte e di sottostare alle regole, si accampano diritti senza assumersi doveri, persino il gioco dell’amore si riduce a mero desiderio di possesso.

Non essere più capaci di giocare, di mettere in gioco il proprio Ego e di prendersi gioco di se stessi: tutto ciò può trasformarsi alla lunga in un gioco pericoloso. Così come il finale di quest’articolo, con tutte queste ripetizioni, che forse sarà il caso di chiudere al più presto. Anche perché alla fin fine…  ogni bel gioco dura poco!

(4- Fine)