Che bel film! Due ore e cinquanta che volano e vorresti restare a vedere il seguito, i passaggi professionali della vita del regista, quelli che, da spettatore, conosci anche tu.
E invece il film di Steven Spielberg, che racconta l’infanzia e la prima giovinezza del regista, la sua famiglia e la crisi dei suoi genitori, finisce lì dove tu incominciavi a saperne qualcosa, quando lui, giovanissimo, entra a lavorare nel mondo del cinema. “Orizzonte basso, orizzonte alto” è l’insegnamento semplice e fondamentale che gli dà in questa occasione un’icona del cinema americano di quei tempi, John Ford, interpretato da un’altra più recente icona del cinema, David Lynch. Un grandioso gioco di specchi, divertente, ammiccante, soprattutto un gioco, ma come si gioca tra bambini, con serietà.
Spielberg ci parla con delicatezza e garbo della crisi di anime candide, quelle dei suoi genitori, che hanno messo su una famiglia numerosa di quattro figli e girano gli Stati Uniti al seguito del genio informatico del padre, Burt (Paul Dano), che ha un grande amico, Bennie (Seth Rogen), da cui non si separa mai, che sarà invece la causa della separazione dalla amata moglie.
Ma fermarsi alla trama sentimentale sarebbe davvero riduttivo. Protagonista del film è soprattutto la passione per il cinema del piccolo Sam, il primogenito e unico figlio maschio dei Fabelman, passione nata da uno spavento cinematografico, e dalla necessità di replicarlo, di farsene “regista”, per guarire quella paura.
Gli attori sono perfetti, da Gabriel LaBelle, che interpreta Sam adolescente/adulto, alla magnifica Michelle Williams (vincitrice di tanti premi, tra cui un Oscar 2006 come attrice non protagonista per I segreti di Brokeback mountains), la madre di Sam, a tutti gli altri, tra cui un grande Judd Hirsch, che incarna lo zio Boris, in poche scene determinanti per le scelte professionali di Sam.
La colonna sonora è di John Williams, un nome, una garanzia.
Un film autocelebrativo, ha detto qualcuno con una punta di polemica, ma, dico io, ce ne fossero di autocelebrazioni così!
Si raccomanda, come sempre, di vedere il film in versione originale, per godersi le voci e le interpretazioni degli attori.
Steven Spielberg stesso appare prima dei titoli iniziali di The Fabelmans: ringraziando gli spettatori, dice a tutti che questo film è fatto di passione e di ricordi, i suoi. E noi lo ringraziamo per averli voluti condividere con noi.
THE FABELMANS
Regista: Steven Spielberg