Gianfranco Rosi (Il Sacro Gra, Fuocoammare, Notturno) ha lavorato a lungo su questo film che da oggi, 4 ottobre, è in sala a Roma. E’ stato un lavoro certosino il suo, di ricerca negli archivi cinematografici anche del Vaticano, dove sono custodite le immagini dei viaggi che Francesco ha intrapreso dopo la sua elezione al soglio papale. E un grande lavoro sotto la sua direzione, l’ha fatto anche Fabrizio Federico che ha montato tutti quei frammenti, quelle parole, quegli sguardi, quelle mani che si tendono verso il Papa e senza parere ci conducono da una ripresa documentaristica a una sequenza di film.
Sono i viaggi del Papa, – ne ha fatti 37 nei suoi 9 anni di pontificato. Lo vediamo in Messico, in Medio Oriente, a Lampedusa, a Cuba, in Africa e negli Stati Uniti, e vediamo anche, come in soggettiva – e gli occhi sono del Pontefice – quello che c’è intorno, nel mondo: povertà, desolazione, guerra, carestia, violenza. Sentiamo i suoi discorsi alla gente che, a centinaia di migliaia, si apposta ai margini della strada dove passa la sua macchina, scortata da decine e decine di guardie armate, vediamo le mani che si tendono a sfiorare le sue, i volti che si illuminano al suo passaggio, quando, sceso dall’auto, si accosta davvero alle persone e tocca, bacia, dice frasi d’amore, di tenerezza, abbraccia i bambini.
Ma è un Papa che soffre di tutto quello che vede, e prova a scuotere gli animi richiamando l’attenzione sui diseredati in cerca di un posto nuovo dove approdare, sul clima, sollecitando l’impegno dei potenti affinché non sia vano credere nella pace e nell’unione tra i popoli.
E’ un Papa che dice “Non pensare mai che la lotta che conduci quaggiù sia inutile e soprattutto sogna, non avere paura di sognare!”.
Il lavoro di Rosi è prezioso anche perché Papa Francesco in questo momento storico sembra l’unico essere umano a tenere salda la convinzione che sia indispensabile perseguire la pace, sembra uno dei pochi a ricordarci di salvaguardare la terra che è la nostra casa, la sola che abbiamo in vita, e ci ricorda con amore e semplicità che se smettiamo di sognare abbiamo perso tutto.
In Viaggio è un film difficile, perché ci trascina nei panni di un uomo che ha una responsabilità spaventosa e tenta con tutte le sue forze di portarla avanti. E ci mostra un’ottica virtuosa e gioiosa. Il suo sorriso anche nei momenti più duri, consola chi gli si accosta.
Lo vediamo invecchiare negli anni, e la sua sofferenza diventa la nostra. Soprattutto, non vorremmo vederlo fallire nel suo apostolato di pace.
IN VIAGGIO
di Gianfranco Rosi
montaggio di Fabrizio Federico
produzione 21Uno Film e Stemal Entertainment con Rai Cinema.
01 Distribution
In sala dal 4 ottobre