Qui rido io

Se ancora non l’avete visto, la prossima volta che andrete al cinema sceglietelo, anche se è un film d’impianto decisamente teatrale. D’altronde il regista ha cominciato tanti anni fa con il teatro, quello serio. E di teatro si parla nel film, il teatro da ridere di Eduardo Scarpetta, commediografo e capocomico.

Scarpetta è stato uno dei grandi re di Napoli, patriarca di una famiglia composita, stravagante e, se vogliamo, per i tempi anche scandalosa, della quale però nessuno si scandalizzava, ma Scarpetta è soprattutto l’uomo che ha fatto ridere più generazioni e ha lasciato in eredità un “sistema teatro” che i suoi discendenti hanno replicato, rinnovato e ampliato, con successo e grande passione.

Eduardo Scarpetta è padre di Vincenzo Scarpetta, e sono stati due grandissimi capocomici, ma è padre anche dei tre De Filippo – Titina, Eduardo e Peppino –  che ancora per noi rappresentano, con intensità diversa,  il teatro stesso.

Il film racconta l’episodio forse più doloroso della vita di Scarpetta: l’idea di portare in scena “Il figlio di Iorio”, parodia declinata al maschile del celebre dramma dannunziano, non piace affatto al vate, che lo denuncia. Segue un lungo e difficile processo che dilania l’autore napoletano fino a convincerlo a lasciare al figlio Vincenzo la compagnia teatrale. E noi abbiamo l’occasione di vedere in scena personaggi che hanno fatto il teatro e la musica dell’epoca d’oro di Napoli – Roberto Bracco, Libero Bovio, Salvatore Di Giacomo…

Gli attori – da Maria Nazionale a Iaia Forte, dal giovane Eduardo Scarpetta (l’ultimo erede della famiglia) a Gianfelice Imparato – sono bravissimi tutti, diretti con maestria da un Martone che stavolta usa una mano più leggera del solito, e ci permette di goderci il film, lungo più di due ore, senza renderci conto del tempo che passa.

Molto del merito va attribuito anche a un Toni Servillo perfetto nei panni dell’interprete irresistibile di Felice Sciosciammocca, che passa dallo sdegno all’amore paterno, dalla durezza del palcoscenico alle dolcezze dell’alcova senza una sbavatura.

Felicissima la scelta dei tre giovani e giovanissimi interpreti dei fratelli De Filippo.

Le canzoni classiche dell’epoca, che punteggiano il film, e il dialetto napoletano, anche per chi non lo conosce (tranquilli, ci sono i sottotitoli!), aggiungono poesia e musicalità ad un film che molti hanno definito un capolavoro.

 

QUI RIDO IO 

Regia di Mario Martone

con Toni Servillo, Maria Nazionale, Cristiana Dell’Anna, Antonia Truppo, Eduardo Scarpetta, Gianfelice Imparato, Iaia Forte

Genere Drammatico

Italia, 2021

durata 133 minuti

Uscita cinema giovedì 9 settembre 2021

distribuito da 01 Distribution