Non poteva esserci titolo più appropriato di Punta Sacra per descrivere la maniera in cui noi spettatori diventiamo visitatori intimi e privati della comunità del posto. Attraverso tramonti, riprese aeree e una generale delicatezza nel catturare i volti degli abitanti, la sensazione è quella di trovarsi in un luogo sacrale. Tutto l’opposto di quanto, invece, la credenza comune associa all’Idroscalo di Ostia al degrado e alla morte di Pasolini (personalità citata spesso all’interno del film). Non a caso è proprio il prete del paese a stimolare una chiave di lettura più spirituale ed esistenziale. Seguendo la vita quotidiana delle famiglie della comunità, tra battibecchi, discussioni, momenti di gioia e ballo, ma anche di riflessioni sul proprio futuro e semplici momenti di amicizia, Punta Sacra si spoglia delle vesti del documentario nudo e crudo per diventare narrazione della ricerca di sé. E quindi diventa universale.
Francesca Mazzoleni.
Nata a Catania nel 1989. Regista e sceneggiatrice, diplomata in Regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Lavora tra Roma e Berlino. Nel 2018 esce il suo primo lungometraggio per il cinema, il coming of age Succede tratto dall’omonimo romanzo di Sofia Viscardi, prodotto da Indigo Film e Warner Bros Italia. Nel 2020 presenta alla XVIII edizione di Alice nella città il documentario Punta Sacra ottenendo numerosi premi all’estero (Vision du Réel – Miglior Doc), una nomination ai David di Donatello e il Premio Speciale “Valentina Pedicini” dei Nastri d’Argento.