Dice Barilla, entrato nell’azienda di famiglia a 24 anni – all’inizio degli anni Ottanta – che «molte persone scoprono che stare a casa con il sussidio è più comodo rispetto a mettersi in gioco cercando lavori probabilmente anche poco remunerati». Insomma un figlio di papa che sta dove sta perché è stato messo li dalla famiglia, si permette di giudicare chi non ha il culo al caldo, i giovani… la generazione meno sussidiata di sempre e che i dati dicono che il sistema economico italiano non premia affatto le competenze.
Iinteressante quindi l’intervista rilasciata alla Stampa da Guido Barilla, presidente della omonima multinazionale alime ntare, perché dimostra che anche gli imprenditori che hanno successo nel mondo e che sono riusciti nella di solito non facile transizione generazionale degli imperi famigliari ereditati conoscono poco o nulla del contesto economico del loro paese…