THE ROSSELLINIS

Piacerebbe a molti avere la possibilità di intervistare i componenti della propria famiglia per ripercorrere attraverso quei racconti gli scogli e le facilitazioni ottenuti nascendo con quelle persone di riferimento. I fortunati, a un certo punto della vita, possono ritrovarsi a farlo con i congiunti più prossimi, alcuni provano a dipanare la matassa nello studio di uno psicoterapeuta, altri si dilaniano nel chiuso della propria psiche e a volte ignorano persino che l’origine dei propri problemi sia lì, in famiglia.

Alessandro Rossellini, nipote del grande regista del Neorealismo Roberto, ha ritenuto necessario farsi un giro per il mondo a rintracciare genitori, zii e cugini per chiarire quella che lui chiama la “rossellinite”, una malattia che non ha concesso a nessuno dei Rossellini – secondo lui – di sentirsi pari al grande Roberto.

Alessandro è figlio di Renzo, ha 56 anni e ne ha passate tante. Cresciuto con la nonna Marcella e anche con il nonno Roberto e la sua grande tribù composta da 7 figli (il primo, Romano, morto bambino, il penultimo, Gil, scomparso nel 2008, adottato in quanto figlio della moglie indiana), oggi firma questo documentario, nelle sale dal 26 aprile, The Rossellinis.

 

Un’idea di chi sia stato Roberto Rossellini l’abbiamo tutti. Personalmente qualche anno fa per Rai Storia ho scritto un documentario su di lui, Roberto Rossellini, So si non sapere, quindi ho dovuto studiare, e aldilà dell’ammirazione sconfinata per il suo modo di fare cinema, per la sua intelligenza raffinata e originale che doveva emanare un fascino irresistibile, mi è apparso subito come un patriarca un po’ egocentrico e maschilista. Mi sono detta che non era possibile fare confronti tra il suo modo di vedere la vita e le donne e quello che viviamo oggi, quindi era assurdo giudicarlo, e poi a un genio, a fronte dei tanti doni che elargisce, si perdona tutto o quasi. È quello che pare abbiano fatto tutti i suoi figli, che l’hanno amato tanto e sono cresciuti nella sua ombra, chi per contrastarlo chi per emularlo.

The Rossellinis è un bel documentario, che piacerà anche a chi di Roberto Rossellini sa poco. Ci presenta quel che resta di lui: i figli. Renzo, che suo malgrado è diventato primogenito a pochi anni, regista e produttore, ombra vera del padre, alter ego registico ne Il generale Della Rovere, Leone d’oro 1959 – ha girato lui da solo tutte le scene in cui non è presente Vittorio De Sica -. Ci presenta quelli che sono stati i tre bambini bellissimi che negli anni sessanta/settanta erano seguiti dalle telecamere giorno e notte, come fossero Royal Babies, Robertino detto Robin e le gemelle Isabella e Ingrid (ma non si chiamava Isotta?). Ci presenta Raffaella – che ha cambiato religione e nome e si chiama Nur – e Gil, il figlio adottivo, attraverso i filmati che lo ritraggono. E da questa carrellata di figli si evince che colei che ha cavalcato la rossellinite – se si vuole parlare di questa sindrome – e non ne è stata risucchiata o schiacciata, è Isabella, la modella, attrice, giornalista. E’ lei la famiglia Rossellini, che con i suoi figli Elettra e Tommaso, e il nipotino nato da poco gestisce a Long Island vita e lavoro come un’azienda, è lei, che sa come muoversi nel mondo senza dubbi ed è pronta sempre ad aiutare fratelli e nipoti. Gli altri vivono le loro vite in disparte, chi a Roma continuando a portare avanti i sogni del padre, chi esiliato nell’isola danese di proprietà dei Bergman, chi con una cattedra di Letteratura italiana in un’università statunitense, chi felicemente velata a Doha.

Delle madri – Marcella De Marchis, Ingrid Bergman, Sonali Dasgupta – non si parla troppo, sono solo di contorno. Quella di Alessandro – la ballerina afroamericana Katherine O’Brien, conosciuta da Renzo, a vent’anni – è stata recuperata giusto in occasione di questo film dopo molto tempo, e ce ne rallegriamo con lui.


THE ROSSELLINIS

di Alessandro Rossellini

con Katharine Brown, Renzo Rossellini, Isabella Rossellini, Ingrid Rossellini, Robin Rossellini, Elettra Rossellini, Tommaso Rossellini

Genere Documentario

Italia, Lettonia, 2020

durata 90 minuti

Uscita cinema lunedì 26 aprile 2021

distribuito da Nexo Digital