Notturna gloria è un canzoniere illustrato sul tema della città. Ogni combinazione di poesia e disegno vuole tradurre, interpretare e evocare una città, intesa come un luogo interiore. Questo viaggio si articola in tre momenti. La prima parte è quella relativa alle città in stato di abbandono o spopolate. Sono state prese come riferimento città tuttora esistenti e abbandonate sparse da nord a sud, alcune delle quali visitate personalmente in un viaggio intrapreso alla scoperta delle rovine e dei luoghi abbandonati del nostro territorio. La seconda parte riguarda invece le città scomparse o distrutte. Sono state prese a riferimento le città citate nelle opere di Dante Alighieri, Tito Livio e Plinio il Vecchio oppure in documenti storici comunali. La terza e ultima parte si riferisce alle città immaginarie. Sono state prese a riferimento le città citate da fonti letterarie e da autori come Pirandello, Calvino e Kubin oppure da fonti orali, una città immaginaria raccontata da mio nonno quando ero bambino. Notturna gloria non è altro che una discesa negli inferi di ciò che non esiste più o non è mai esistito, nelle ombre dell’anima, per tentare un’ascesa e scovare in queste rovine, un valore, una dignità, una notturna gloria appunto, e in questo modo attraverso la bellezza e la creatività provare a ricostruire, dare voce e forma, a ciò che sembra apparentemente non avere più vita.