Stelvio di Spigno (Napoli, 1975)
Il passo breve
Ti rivedo in una camera d’albergo,
divisa da te stessa come lo sono tutti,
entrare nel vivo di una domenica di calma,
quanto a me assisto al crollo delle ere
come i bambini quando vanno al parco,
come lo stesso bambino che non avemmo insieme,
anch’io in quella camera d’albergo,
forse di Gaeta o altra rotta tirrenica,
il pranzo fu veloce come il ritorno a casa,
in auto non vedevo che un diluvio agghiacciante,
un tragitto demente verso la distruzione,
un abbaino, una penna, una scrivania
con accanto il tuo letto, dove quella notte
dormimmo senza fare altro
che cercare una pace a metà di una morte.
(da Minimo umano, Marcos y Marcos, 2020)