Dal 08 Maggio 2021 al 13 Settembre 2021
VENEZIA
LUOGO: Collezione Peggy Guggenheim
INDIRIZZO: Dorsoduro 701
CURATORI: Gražina Subelytė
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 041 2405 411
E-MAIL INFO: info@guggenheim-venice.it
SITO UFFICIALE: http://www.guggenheim-venice.it
Con il Manifesto del Surrealismo, pubblicato nell’ottobre del 1924, lo scrittore francese André Breton fondò un movimento letterario e artistico che di lì a poco sarebbe diventato la principale avanguardia dell’epoca. Aspetto fondante del Surrealismo è il riorientare l’interesse verso il mondo del sogno, dell’inconscio e dell’irrazionale. Numerosi artisti di ambito surrealista guardano inoltre alla magia come a una forma di discorso poetico e filosofico, legato a un sapere arcano e a processi di emancipazione personale. Nelle loro opere, i surrealisti attingono a piene mani alla simbologia esoterica e alimentano la tipica nozione dell’artista come alchimista, mago o visionario. Il ruolo fondamentale svolto dalla magia in ambito surrealista è stato ampiamente riconosciuto e studiato nel corso degli ultimi due decenni.
Surrealismo e magia. La modernità incantata presenta circa sessanta opere di una ventina di artisti, tra cui Victor Brauner, Leonora Carrington, Salvador Dalí, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Maya Deren, Max Ernst, Leonor Fini, René Magritte, Maria Martins, Roberto Matta, Wolfgang Paalen, Kay Sage, Kurt Seligmann, Yves Tanguy, Dorothea Tanning, e Remedios Varo. Tra le grandi istituzioni da cui provengono le opere si annoverano: Centre Pompidou, Parigi, Moderna Museet, Stoccolma, Israel Museum, Gerusalemme, The Menil Collection, Houston, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid, Museum of Modern Art, The Metropolitan Museum of Art, Solomon R. Guggenheim Museum e Whitney Museum of American Art, New York, Museo de Arte Moderno, Città del Messico, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea a Rivoli-Torino.
La mostra è accompagnata da un ricco catalogo illustrato (Prestel, 2021), con saggi di Susan Aberth, Will Atkin, Victoria Ferentinou, Alyce Mahon, Kristoffer Noheden, Gavin Parkinson, Gražina Subelytė, e Daniel Zamani.
La mostra è resa possibile grazie a Manitou Fund. Con il sostegno di Lavazza, Institutional Patron, Collezione Peggy Guggenheim. I progetti educativi correlati all’esposizione sono realizzati grazie alla Fondazione Araldi Guinetti, Vaduz.