Guerra e pace, di Lev Nikolaevic Tolstoj
Uno dei romanzi storici più importanti della letteratura, un preciso ritratto della nobiltà russa in epoca Napoleonica e un’accurata descrizione del periodo in cui si snodano le vicende. Gioie, paure, dolori e speranze muovono personaggi storici e d’invenzione in un complesso intreccio narrativo guidato da un imprevedibile destino che lega le famiglie protagoniste in maniera quasi imprescindibile. Un poema epico – come definito dallo stesso autore – in cui i lati più oscuri e gentili dell’animo umano vengono resi nero su bianco in un’opera avvincente e sempre attuale.
Lev Nikolaevic Tolstoj, Guerra e pace, (altre edizioni).
Il Processo, di Franz Kafka
K. è un impiegato bancario, pragmatico e razionale. Un giorno due funzionari del governo si presentano a casa sua e lo dichiarano in arresto, senza però trattenerlo in alcun modo e senza informarlo dell’accusa. K. è sicuro che si tratti solo di un malinteso e cerca di venire a capo della situazione con la logica che lo caratterizza. Ma tutto sembra offuscato: il tribunale, l’interrogatorio, anche il suo avvocato non gli spiega la situazione o i provvedimenti che sta prendendo. I personaggi criptici e la storia oscura rendono quest’opera una delle più emblematiche dello stile angoscioso e spersonalizzante di Kafka. Per molti un capolavoro su come la lucidità non possa prevalere sull’ineluttabilità di una giustizia incomprensibile.
Il barone rampante di Italo Calvino
Questa è la storia di Cosimo di Rondò, vissuto a Ombrosa, in Liguria, nella seconda metà del XVIII secolo. Il giovane Cosimo stanco dei continui rimproveri dei suoi educatori decide un giorno di sfuggirgli nascondendosi in cima a un albero. Il problema però, è che decide di non scendere mai più. Cosimo passerà la sua vita tra le fronde più alte degli alberi dove costruisce tutto un mondo, destando meraviglia e ammirazione in chiunque scopra la sua storia.
Moby Dick, di Herman Melville
La balena bianca più famosa della storia della letteratura. Herman Melville racconta l’epico inseguimento del Capitano Achab a Moby Dick come se fosse un incrocio tra l’Antico Testamento, un thriller, un’opera shakespeariana e un trattato di zoologia metafisica. E lo fa con descrizioni memorabili che rimangono nella mente per il resto della vita. Un capolavoro della letteratura americana e mondiale da leggere assolutamente.
Delitto e castigo, di Fedor Michajlovic Dostoevskij
È davvero un delitto eliminare una persona se quella morte può andare a beneficio di molti e salvare la vita di tante persone? L’opera ci accompagna nel processo psicologico del giovane Raskol’nikov, che decide di uccidere una vecchia strozzina per salvarsi la vita, forte della sua superiorità morale e dell’idea di essere nel giusto. Un viaggio nelle profondità della mente umana sullo scenario della Pietroburgo della seconda metà dell’800
Fedor Michajlovic Dostoevskij, Delitto e castigo, (altre edizioni).
Il deserto dei Tartari, di Dino Buzzati
Giovanni Drogo è un giovane ufficiale che viene spedito a presidio di una fortezza lontana e per diversi anni, ogni momento è vissuto in vista del possibile attacco dei Tartari, che però non arrivano mai. Un giorno Drogo viene rispedito a casa per una promozione e una volta tornato si accorge di aver completamente perso il contatto con il mondo reale: tutte le sue energie sono focalizzate nell’attesa della grande occasione, della battaglia che non arriva, mentre la vita si consuma e gli passa davanti.
La montagna incantata di Thomas Mann
Hans Castorp parte alla volta del sanatorio Berghof a Davos, sulle Alpi svizzere, per andare a trovare suo cugino lì ricoverato. La visita doveva durare tre settimane, ma si trasformerà in una degenza lunga sette anni quando allo stesso Castorp viene diagnosticata la tubercolosi. Nel sanatorio il giovane viene a contatto con una serie di personaggi che lo faranno uscire trasformato e immensamente arricchito nel profondo.
Memorie di Adriano, di Marguerite Yourcenar
L’imperatore romano del II secolo ci viene raccontato come mai prima d’ora. Marguerite Yourcenar immagina che Adriano scriva in vecchiaia una lettera all’amico Marco Aurelio – suo futuro nipote adottivo – in cui ripercorre tutta la sua vita, i trionfi, le sconfitte, la sua passione per la poesia, le arti e la cultura e il suo amore per il giovane amante Antinoo, in un’epoca storica in cui non si credeva più agli dei e la nuova religione cristiana non aveva ancora preso piede.
Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano.
Cent’anni di solitudine, di Gabriel García Márquez
La famiglia Buendía è raccontata per sette generazioni a partire dal suo capostipite, José Arcadio, fondatore della città di Macondo alla fine del XIX secolo. Le vite dei famigliari si incrociano e si delineano in un universo di solitudini evocato dalla prosa ricca, elaborata e suntuosa tipica dell’autore. Cent’anni di solitudine diventa il più grande successo di Gabriel García Márquez nonché una delle opere più significative del Novecento.
Alla ricerca del tempo perduto, di Marcel Proust
L’opera più importante di Marcel Proust, un capolavoro della letteratura universale per l’ambizione che l’autore vuole realizzare: comprendere l’essenza del tempo per sfuggirne le costrizioni. Un tripudio di emozioni analizzate dall’abile penna dell’autore. Marcel racconta i suoi ricordi, i moti della sua anima per farci capire la realtà che vive, ricca di introspezione, amore, dolore e tradimenti, alla costante ricerca della conquista della sua vocazione letteraria. I personaggi sono finemente analizzati e la società è resa nelle sue più profonde sfaccettature.
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto,
vol. 1, Dalla parte di Swann, (altre edizioni)
Cecità, di José Saramago
Una misteriosa epidemia colpisce la popolazione di una non nota città. Le persone stanno diventando cieche e la malattia sembra sia contagiosa. La reazione degli altri abitanti è feroce, dettata dalla paura e dalla bestialità che solo il puro terrore sa risvegliare. I malati vengono rinchiusi in dei manicomi per cercare di confinare il contagio e, nel farlo, pazienti e aguzzini perdono completamente la loro umanità ed egoismo, abbrutimento e indifferenza prendono il sopravvento.
L’educazione sentimentale, di Gustave Flaubert
Gustave Flaubert si contraddistingue per lo stile fluido e leggero e per diverse innovazioni narrative che lo collocano con diritto tra i più grandi autori dell’Ottocento. E L’educazione sentimentale è il suo più grande capolavoro. Frédéric Moreau ha appena finito il liceo e sta tornando a casa. Sul battello incontra Jacques Arnoux, un editore di successo accompagnato dalla moglie, di cui il giovane si innamora perdutamente. Frédéric quindi si trasferisce a Parigi e inizia a frequentare la famiglia Arnoux, solo per rivedere la donna
Uno, nessuno e centomila, di Luigi Pirandello
Ultimo romanzo di Luigi Pirandello, pubblicato nel 1925, in cui più di ogni sua altra opera, viene reso il pensiero dell’autore. Tutta l’esistenza di Vitangelo Moscarda è messa in crisi da una casuale osservazione della moglie sul suo naso: è un po’ storto. Lui non se n’era mai accorto prima e con questa nuova consapevolezza la sua identità è distrutta. La narrazione è portata avanti principalmente da monologhi dello stesso protagonista rivolto al lettore. Il risultato è un romanzo amaro, intriso del profondo umorismo di Pirandello, che porta all’estremo la scomposizione di un personaggio, come mai era stato fatto prima.
Il tamburo di latta, di Gunter Grass
Oskar Matzerath è un giovane tedesco, nano e deforme, dotato di un’intelligenza superiore ma paranoica. Oskar ci racconta la sua storia dal manicomio dove è rinchiuso attraverso il suo inseparabile tamburino di latta. Parla di come al compimento dei suoi tre anni proprio lui si sia rifiutato di continuare a crescere per protesta contro suo padre, la famiglia e l’ipocrita società tutta. Grazie alla sua prospettiva Oskar vede il mondo dal basso e ne scorge gli orrori e la grossolanità in maniera ancora più marcata, non perdonando viltà e corruzione di nessuno, con ferocia e disincanto
Le affinità elettive di Johann Wolfgang Goethe
Le affinità elettive sono quella chimica intrinseca che spinge e lega due persone, una reazione incontrollabile che non può essere combattuta. Edoardo e Carlotta sono sposati e vivono una pacata serenità nella loro casa. Le loro vite però vengono sconvolte dall’arrivo nella loro dimora del Capitano, vecchio amico di Edoardo caduto in disgrazia, e Ottilia, bella e giovane nipote di Carlotta richiamata a casa dal collegio. Lentamente le attrazioni assopite vengono fuori e Carlotta si avvicina al Capitano, mentre Edoardo si innamora di Ottilia.
Johann Wolfgang Goethe, Le affinità elettive, (altre edizioni)
Il Profumo, di Patrick Suskind
Parigi, XVIII secolo. Jean-Baptiste Grenouille è un orfano dotato di un olfatto sovraumano, che gli permette di percepire qualsiasi tipo di odore o sfumatura vi sia nell’aria. Allo stesso tempo però non è capace di provare alcun sentimento umano e prova disprezzo e disgusto per le altre persone. Un giorno la sua strada è incrociata da una ragazza da un odore sublime, così inebriante che Grenouille decide di ucciderla per poterla annusare senza remora. Nasce da lì la sua disperata ricerca del profumo perfetto, quello che giustamente composto potrà piegare la volontà degli uomini alla sua.
Narciso e Boccadoro, di Herman Hesse
Narciso è un giovane monaco dedito alla cultura e con uno spiccato talento nel capire l’animo delle persone. Grazie alla conoscenza che ha del greco viene fin da subito mandato ad insegnare alla scuola del monastero dove incontra Boccadoro, uno studente irrequieto, un artista che deve ancora trovare sé stesso e la sua strada, sempre alla ricerca dell’amore delle donne. Tra i due nasce una profonda amicizia che li accompagnerà entrambi per la vita. Hermann Hesse rende perfettamente il contrasto fra natura e spirito in questo libro da leggere assolutamente, almeno una volta nella vita, per capire come l’accettazione della propria natura sia la chiave dell’autorealizzazione.
Orgoglio e pregiudizio, di Jane Austen
Una commedia tra le più amate della letteratura inglese. Jane Austin descrive con delicatezza e acume un preciso spaccato della vita di società del periodo. Nella famiglia Bennet sono cinque sorelle, tutte in età da marito che la madre non vede l’ora di far sposare. L’eccitazione sale molto quando nella noiosa campagna arrivano due giovani scapoli, ricchi e di bell’aspetto e tutte le speranze sono per le sorelle più grandi Elizabeth e Jane. Ma pregiudizi, malintesi e orgoglio renderanno non affatto facile la ricerca della felicità dei giovani, fino alla creazione di ostacoli all’apparenza insormontabili.
1984, di George Orwell
Una lucida e agghiacciante rappresentazione del totalitarismo e uno dei migliori libri mai scritti. 1984 è ambientato in un futuro distopico dove tutta la popolazione mondiale è perennemente controllata dal Grande Fratello, che nessuno ha mai visto ma i cui cartelloni sono appesi ovunque. Winston Smith è uno dei funzionari che lavorano al Ministero della Verità, responsabile della censura di qualsiasi tipo di comunicazione non in linea con la politica ufficiale. Nonostante il suo lavoro e l’apparente calma, Smith comincia a non tollerare più la costante presenza del regime e comincia a scrivere un diario.
Il Gattopardo, di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
“Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi”. Una delle citazioni più famose della letteratura tratta dal capolavoro di Tomasi di Lampedusa, un’opera che regala un’immagine viva della Sicilia nel periodo di transizione dal regno borbonico al Regno d’Italia e del suo conflittuale panorama politico e sociale. La storia gira tutta intorno a Don Fabrizio, principe di Salina, ricco proprietario terriero palermitano, di nobili origini che vede il suo ceto sociale tramontare inesorabilmente.
Uno dei più acclamati romanzi del secondo Dopoguerra, trasportato anche al cinema nel film Il Gattopardo del 1963, diretto da Luchino Visconti con Burt Lancaster, Claudia Cardinale e Alain Delon.
Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo.
Cime tempestose, di Emily Brontë
Un romanzo tardogotico oscurato da fantasmi e una straziante storia d’amore e di vendetta, con un diabolico patto che lega i due protagonisti, Heatcliff e Catherine, oltre la morte. Un thriller psicologico, anzi emotivo, con uno sguardo scuro sulle profondità dell’anima. Da principio Cime Tempestose non suscitò l’entusiasmo della critica, fu solo nel Novecento, in una società letteraria attenta all’innovazione e aperta alle prospettive della psicoanalisi, che l’opera di Emily Brontë venne acclamata come uno dei maggiori capolavori della letteratura di tutti i tempi.
Emily Brontë , Cime tempestose.
Il Conte di Montecristo, di Alexandre Dumas
1815, Francia della Restaurazione. Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la sua prigionia, Edmond conosce l’abate Faria, misterioso e provvidenziale compagno di carcere che lo porterà, dopo quattordici anni, a riguadagnare un’insperata libertà, accompagnata da una favolosa ricchezza. Da quel momento, Edmond avrà davanti a sé un solo scopo: la vendetta nei confronti degli autori della sua rovina.
Il Conte di Montecristo è il romanzo più completo di Dumas, una sorta di testo vivente in cui si intrecciano e coesistono il contesto storico, le vicende individuali, la realtà e l’immaginazione.
Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo.
Don Chisciotte della Mancia, di Miguel de Cervantes
Appassionato di romanzi cavallereschi, l’hidalgo Don Chisciotte è convinto di essere un cavaliere errante e parte alla ricerca della sua Dulcinea, in sella a un ronzino e armato di un elmo di cartone. Ad accompagnarlo nel suo viaggio c’è Sancho Panza, fido scudiero, con il quale condividerà improbabili avventure in giro per tutta la Spagna.
Con questo romanzo, Cervantes testimonia la crisi di fiducia del suo tempo e l’inadeguatezza della nobiltà dell’epoca nel fronteggiare un mondo senza ideali.
Miguel de Cervantes Saavedra, Don Chisciotte della Mancia.
Lolita di Vladimir Nabokov
Humbert Humbert, professore di letteratura di trentasei anni – nonché voce narrante di tutto il romanzo – dopo un matrimonio fallito e dopo essersi ripreso da un esaurimento nervoso, si trasferisce nella piccola città di Ramsdale nel New England. Qui conosce e perde la testa per Dolores, Lolita, la figlia dodicenne della sua affittuaria e con la quale, dopo esserne diventato il patrigno, intreccia una relazione sessuale.
Appena pubblicato, il romanzo ha immediatamente suscitato scandalo per il contenuto scabroso che portava alla luce la passione di un uomo maturo per un’acerba adolescente, solo pochi sono riusciti a intravedere che, in realtà, si sarebbe trasformato in uno dei migliori testi sulla passione che hanno attraversato la nostra storia.
Gita al faro di Virginia Woolf
Gita al faro è ambientato nel 1914 sull’isola di Skye nelle Ebridi, dove soggiorna in vacanza la famiglia Ramsay: la serena e materna signora Ramsay, il brusco e severo signor Ramsay e James il figlio piccolo. Una sera la famiglia programma una gita al Faro per il giorno dopo, meta a lungo sognata dal piccolo James, ma verrà poi rimandata per il maltempo. Quello che i protagonisti non sanno è che passeranno ben dieci anni prima che quella gita diventi realtà. Dieci anni che si sviluppano nello spazio di poche pagine, in cui si scoprono tutte le vicissitudini della famiglia.
Virginia Woolf, Gita al faro. Ediz. integrale
Anna Karenina di Lev Tolstoj
Anna è una giovane e tormentata dama dell’aristocrazia russa, sposata con un uomo che non ama. Quando incontra il fascinoso ma superficiale conte Vronskij ne rimane immediatamente affascinata, tanto che per lui decide di lasciare marito e figlio. Anna fugge in Italia con l’amante, ma le conseguenze della sua scelta sono dure e inevitabili: il marito non le concede il divorzio e le impedisce di vedere il figlio. Allo stesso tempo la società condanna aspramente il suo comportamento e la mette al bando, così la donna si ritrova in un isolamento che non lascia via d’uscita.
Lev Nikolaevic Tolstoj, Anna Karenina
I Buddenbrook di Thomas Mann
È la storia si una famiglia tedesca dell’Ottocento che, dopo anni di prosperità, si trova ad affrontare una tragica e progressiva decadenza che durerà per ben quattro generazioni. Quelle che sono le basi di un patrimonio e di una potenza che sembravano incrollabili, infatti, vengono sgretolate da una forza ostinata e segreta. L’opera è di ispirazione autobiografica ed esprime la presa di coscienza della crisi di un mondo e di valori destinati inesorabilmente a scomparire, così come è accaduto alla borghesia.
I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij
L’ultimo romanzo del grande scrittore russo Dostoevskij narra la storia della famiglia Karamazov. Fëdor Pavloviç è un anziano proprietario terriero russo di provincia che si comporta in maniera dissoluta e vive nel disonore. Nella sua vita ha avuto quattro figli da donne diverse, ma non ha mai prestato loro molta attenzione, lasciandoli crescere da parenti e governanti. A sconvolgere l’equilibrio del romanzo è l’uccisione di Fëdor, di cui inizialmente viene accusato Dimitrij, il primo figlio, in quanto sia lui che il padre si innamorano della stessa donna, Grusenka. Ma sarà davvero lui l’assassino?
Fedor Michajlovic Dostoevskij, I fratelli Karamazov
Madame Bovary di Gustave Flaubert
La giovane Emma Rouault sposa Charles Bovary, un tranquillo medico di campagna, ma la sua perenne insoddisfazione causata dalla vita di provincia non viene placata né dalla devozione del marito né dalla maternità. Simbolo di un’insanabile frustrazione sentimentale e sociale, Emma insegue l’amore tra le braccia dei suoi amanti e si indebita per riempire il vuoto della sua anima fino ad arrivare alla sua completa degradazione.
Nonostante sia stata in un primo momento criticata per oscenità e immoralità, Madame Bovary si è rivelata di una delle maggiori opere della letteratura francese e mondiale.
Madame Bovary, Gustave Flaubert
La Storia di Elsa Morante
La Storia è un romanzo ambientato in una Roma devastata dalla guerra e vede come protagonista Ida Ramundo, una maestra elementare di origine ebraica, rimasta vedova e con un figlio, Nino. Un giorno Ida viene stuprata da un soldato tedesco e rimane incinta di Giuseppe, un bambino che porterà nella sua vita speranza e allegria. Tuttavia, i tempi sono duri e la speranza di Ida viene presto messa alla prova dalle difficoltà della vita in tempo di guerra. Meraviglioso e struggente, questo romanzo è il capolavoro di Elsa Morante, che qui dipinge la storia del nostro Paese durante la Seconda Guerra Mondiale vista attraverso gli occhi di una madre e il suo bambino.
Il Rosso e il Nero di Stendhal
Julien Sorel è un giovane provinciale ambizioso che sogna la gloria militare nella Franca Contea. Tuttavia, tramontata dopo Napoleone ogni possibilità di carriera militare, decide di ripiegare su quella ecclesiastica ed è così che viene assunto come precettore in casa del signor de Renal, dove intreccia una relazione con la signora de Renal. Attorno a questo passionale e spregiudicato giovane giacobino travestito da seminarista, Stendhal costruisce un potente affresco della Francia della Restaurazione in un intreccio tra vicende storiche e introspezione psicologica che rende questo romanzo un grande capolavoro.
Dracula di Bram Stoker
Se si parla di vampiri, il primo pensiero va a Dracula di Bram Stoker. L’autore lo scrisse nel 1897 e, da allora, è diventato uno dei capisaldi della letteratura irlandese, avendo fortuna anche da un punto di vista cinematografico e teatrale. Come in uno dei peggiori incubi, l’agente immobiliare Jonathan Harker si ritrova alle prese con la vendita di un castello a un’acquirente piuttosto particolare, che ben presto scoprirà essere una creatura malvagia. Mentre Harker viene tenuto prigioniero nel castello, la promessa sposa Mina e l’amica Lucy sono vittime di strani accadimenti. Tra la Transilvania e l’Inghilterra va dipanandosi una delle storie più lugubri e insanguinate di tutti i tempi.
David Copperfield di Charles Dickens
David, orfano di padre, vive un’infanzia felice con la madre, fino a quando quest’ultima sposa il signor Murdstone, un uomo crudele che la porta alla tomba. Privo di affetti e dopo una serie di esperienze negative e avvilenti, David riesce a trovare un po’ di felicità presso la zia Betsey, che accetta di prendersi cura di lui e lo manda a studiare a Canterbury presso la casa del suo avvocato. Divenuto cronista parlamentare e conquistata anche una fama letteraria, David inizialmente sposa Dora, ma dopo qualche anno dalla morte di quest’ultima si innamora di Agnes, la dolce figlia dell’avvocato di Canterbury. Le avventure che caratterizzano la vita di David Copperfield prendono in realtà ispirazione da esperienze vissute dallo stesso Dickens, che tuttavia riesce ad andare ben oltre il banale autobiografismo e a realizzare una delle “commedie umane” più lette di ogni tempo.
Charles Dickens, David Copperfield
Il Grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Considerato un classico della letteratura americana, il romanzo racconta le vicende di Jay Gatsby, figlio di una coppia di contadini del Middle West che, dopo essere entrato nell’esercito, conosce l’ereditiera Daisy Fay e se ne innamora. Prima di partire per la Grande Guerra, Jay giura eterna fedeltà a Daisy ma, durante la sua assenza, lei sposa il famoso giocatore di polo Tom Buchanan.
Tornato dalla guerra Jay, ora milionario, decide di riconquistare Daisy e allaccia un rapporto con lei. Dalla relazione di Jay con Daisy, scaturiranno una serie di tragici eventi che porteranno alla morte molte persone, compreso lo stesso Gatsby.
Francis Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby
Il Signore delle Mosche di William Golding
La storia è ambientata durante una guerra, in cui un aereo precipita su un’isola. I sopravvissuti risultano essere solamente un gruppo di ragazzi, che sin da subito si organizzano per sopravvivere al meglio. Se da un lato abbiamo chi agisce in maniera impulsiva, appiccando un fuoco affinché dall’alto notino la loro presenza (ma che finirà per bruciare parte dell’isola); dall’altro abbiamo chi è più riflessivo e cerca di calcolare ogni singolo spostamento risultando noioso, benché giusto. Un intenso romanzo di formazione, dove è possibile fare i conti con le paure più recondite dentro di noi e che solo con una grande analisi personale sarà possibile sconfiggerle.
William Golding, Il signore delle mosche. Nuova ediz.
Romeo e Giulietta di William Shakespeare
Se nominassimo William Shakesperare, uno dei primi titoli che ti verrebbero in mente sarebbe sicuramente Romeo e Giulietta, tanto famosa e importante è stata questa opera. La trama attinge a molte altre storie con al centro un amore contrastato da famiglie in continua lotta tra di loro. Ma nel testo shakesperiano c’è molto di più: dalla descrizione dei sentimenti alla poesia più aulica, dalla sfrenata passione all’amicizia più pura, dall’ineluttabile conflitto alla più tremenda delle morti.
Romeo Montecchi incontra durante un ballo Giulietta Capuleti, peccato non sappia ancora che sia la figlia di uno dei più grandi nemici della sua casata e che il suo amore sarà condannato sin da subito. Nella bella cornice di una Verona rinascimentale, si consuma la più triste e cruenta storia d’amore di tutti i tempi.
William Shakespeare, Romeo e Giulietta