Emanuele Martinuzzi (Prato, 1981)
Noi due
Noi due perseguitati dalla salvezza
Di fine in fine da inizio a inizio
Difforme l’alba che si ribella a sé stessa
E non si lascia pronunciare che dal tramonto
Con il truce ossimoro della meraviglia
Abbarbicandosi come gabbiani al vento
E lucidi amanti nel gelo della beltà
Siamo abusi sottratti alle ore chiare
E incerte che lastricano i crocevia
Nessun precipizio che s’intreccia con l’animo
Così ondeggiante nell’effimero cadere
Tra avventure di cenere e fedi vive
L’incontro significava la fuga dal tutto
Prima che diafani strumenti ci scandissero
(inedito)