Francesca Ruth Brandes (Venezia, 1961)
Nella legge del mondo
c’è anche il tuo silenzio
quel vacuo dolente
che mi assale di notte.
E non c’è cura
nell’inezia
a tralasciare
disperdere il tesoro
spegnere sorrisi.
Nella legge del mondo
c’è la mia carezza
testarda
l’abbraccio impervio
l’esserci nostro
l’esserci esserci essere
(da L’undicesimo giorno, LietoColle, 2012)