Marie Laure Colasson (Parigi)
L’albatro
sospesa stretta forte lei vuole
l’acqua trasparente lo scintillio dei pesci
dei fondali marini
Gli occhi al cielo azzurro
melodia modulata
pianoforte e violini si rispondono
fusione velluti degli strumenti
Corpo a corpo scambi pulsione
eros chimico voluttuoso
Gli aranci i bruni i rossi si intrecciano
trinciati di nero
alcune macchie di bianco per una luce a crudo
I muri della città
fessure crepe intonaci color plastica
grisaglie sanguinanti lacerazioni
( inedito, 2019)