Per chi ama Camilleri consigliamo per una lettura sotto l’ombrellone ferragostano, due autori che il maestro segnalò negli anni 80 per essere pubblicati, a Elvira Sellerio. Erano sconosciuti in Italia fino ad allora.
Maj Sjöwall (1935) e Per Wahlöö (1926-1975) si incontrarono nel 1961, entrambi lavoravano nel mondo del giornalismo: la Sjöwall alternava la mansione di cronista a quella di impaginatrice, mentre Wahlöö, dopo essersi occupato di cronaca nera, era diventato redattore. I due si sposarono nel 1962. Oltre all’impiego come redattore, Wahlöö scriveva libri polizieschi, e nella prima metà degli anni ’60 aveva già pubblicato diversi romanzi. Fu proprio l’urgenza di consegnare uno di questi romanzi (Uppdraget, 1963, uscito in Italia come Ripulite la piazza!) a suggerirgli di farsi aiutare dalla moglie, cui affidò il compito di descrivere alcuni personaggi ed ambienti. Incoraggiata dal buon esito, la coppia decise di dedicarsi a un romanzo scritto a quattro mani. L’intenzione del duo era quella di rinnovare il romanzo poliziesco svedese, ritenuto troppo «borghese», all’epoca dominato dalla prolifica Maria Lang, sorta di Agatha Christie locale. Era necessario accantonare i detective dilettanti e i classici intrecci rompicapo del whodunit, per dare più spazio al realismo e alla critica sociale. Il dattiloscritto di Roseanna venne consegnato come anonimo all’editore Norstedt, che aveva pubblicato i precedenti romanzi di Wahlöö; fu lo stesso Wahlöö a presentarlo, spacciandolo per l’opera scritta da un amico. Solo quando l’editore mostrò il proprio interesse, la coppia rivelò chi si celava dietro l’anonimato. Dopo l’uscita di Roseanna (1965), il duo decise che avrebbe scritto altri nove gialli con al centro Martin Beck e la squadra omicidi di Stoccolma. Gli autori optarono per un totale di dieci romanzi, convinti che a lungo andare la vena si sarebbe esaurita e li avrebbe portati a ripetersi. Il progetto iniziale fu rispettato anche perché Wahlöö si ammalò gravemente e morì poco dopo aver terminato il decimo romanzo, Terroristerna («I terroristi», 1975). Il successo della serie (nota in Scandinavia come «Romanzo su un crimine», sottotitolo comune a tutti e dieci i libri) superò ampiamente i confini della Svezia; si contano traduzioni in una trentina di lingue (tra le quali cinese e giapponese) e diverse trasposizioni cinematografiche. Negli ultimi anni Maj Sjöwall si è dedicata alla traduzione di gialliste come Anne Holt e Gretelise Holm, e, occasionalmente, alla scrittura, curiosamente sempre a quattro mani, prima in coppia con il danese Bjarne Nielsen per il racconto Dansk intermezzo («Intermezzo danese», 1989), poi con l’olandese Tomas Ross per il romanzo La donna che sembrava Greta Garbo (Kvinnan som liknade Greta Garbo, 1990), edito anche in Italia.