Penelope di Alida Airaghi

Alida Airaghi (Verona, 1953)

 

Penelope

 

Non per lui
lontano ed indifferente
a quanto altro non fosse la sua casa
(i muri, intendo, suppellettili
come il letto – a lui obbedienti)
che sapevo.
Impaziente di un caldo viziato:
il mio corpo è vecchio, gli occhi
ormai duri.
Ma io,
io per la tela stessa lavoravo.
Lei sola, in tutta Itaca,
aspettava la mia mano.

 

(da Nuovi poeti italiani 3, Einaudi, 1984)