Annamaria Ferramosca (Tricase, 1946)
muto questo mio periplo domestico
insonorizzato
chilometri
scrivania- balcone balcone-scrivania
scavati
sperando in un sisma una deflagrazione
muri
per voce sola o
murales alla luna
solo questi compagni ho nella città
pure nel tratto
dalla stanza inquieta del sonno
alla porta del figlio do not disturb
nel solco affondo mi sorreggono
il quaderno e i gerani
insieme resistiamo ai miasmi
nella stanchezza di fiorireoffrire
segni un brancolare di mani di rami
mentre scolorano
il mio inchiostrosangue i petali
(da Andare per salti, Arcipelago Itaca 2017)