L’app Immuni è stata lanciata in tutta Italia il 15 giugno e molti si stanno chiedendo il perché le persone scarichino di più FaceApp, l’applicazione per smartphone che permette di modificare i propri connotati tornata prepotentemente di moda in questi giorni, rispetto all’app predisposta dal governo italiano per consentire le notifiche di esposizione al coronavirus. Ci si chiede in particolare perché ognuno di noi non obietti nulla a conferire qualsiasi tipo di autorizzazione possibile ed immaginabile alle app che scarichiamo disinteressandoci di che fine facciano i nostri dati, e perché siamo invece così scettici su Immuni. La risposta è molto semplice.Immuni determina conseguenze molto diverse sulla nostra vita rispetto a chi scarica una semplice app. Chi riceve infatti l’alert di una notifica al rischio, nonostante una campagna diretta a evidenziare la totale volontarietà dell’app e quindi la possibilità di ignorare l’avvertimento, subisce la paura delle norme italiane scritte durante la crisi che prevedono l’auto-isolamento cautelativo.
Ecco gli italiani sono fatti così. Nessuna responsabilità civile, ma tanto egoismo.
Insomma: armiamoci e… partite.