Roberta Dapunt (Val Badia, 1970)
Una foglia e l’altra. Un’altra di diverso colore
e nelle mani dalla carne sfiorita le tieni inespresse,
costrette solamente alla loro bellezza.
Mi sorridi e d’intorno sei sospensione del tempo,
un filo d’erba che ignora il suo prato.
Incantevole dono il tuo.
(da Le beatitudini della malattia, Einaudi 2013)