Alida Airaghi (Verona, 1953)
Perché tardi? Da sempre sono qui,
o così sembra alle mie dita inquiete
che tormentano le tasche
del vecchio impermeabile. E’ giorno fatto.
L’oscura primavera smuove appena
l’acqua del lago attento.
Nulla finisce, o tutto, se immobile
decido di non esserci.
(Omaggi in Nuovi poeti italiani, Einaudi 2012)