Antonella Anedda (Roma, 22 dicembre 1955)
L’unica orma dell’amore
Ora solo il linguaggio può ridire quei gesti
scriverne piano ripetendo l’ardore con cautela
fissando perché restino ancora in questa stanza
le grandi ombre di allora.
Schianta ancora il tuo petto contro il mio
perché questa è l’unica orma dell’amore
l’autunno che replicava
stelle quasi da un mondo uguale
la finestra, la cornice di abete
l’addolorato trattenersi delle schiene.