Piera Oppezzo (Torino, 2 agosto 1934 – Miazzina, 19 dicembre 2009)
Amo il corpo
Amo il corpo
Che ancora dorme voltato su un fianco
Quando mi sveglio al mattino.
Quello che resta con me solo un’ora
Mi tormenta più a lungo.
Ma non ne parliamo più.
L’amore si è decomposto nei lacrimatoi
Mentre voleva un dolore violento.
Il muschio si è spuntato sul ricordo.
Troppe volte, inutilmente,
Lo sguardo
Si è purificato durante la notte
La vena sulla tempia
Ha rinnovato il suo sangue.