Come altre malattie respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può causare sintomi lievi come raffreddore, mal di gola, tosse e febbre, oppure sintomi più severi quali polmonite e difficoltà respiratorie. Raramente può essere fatale.
Generalmente i sintomi sono lievi ed a inizio lento. Alcune persone si infettano ma non sviluppano sintomi né malessere.
La maggior parte delle persone (circa l’80%) guarisce dalla malattia senza bisogno di cure speciali. Circa 1 persona su 6 con COVID-19 si ammala gravemente e sviluppa difficoltà respiratorie.
Le persone più suscettibili alle forme gravi sono gli anziani e quelle con malattie pre-esistenti, quali diabete e malattie cardiache. Al momento il tasso di mortalità è di circa il 2%. (Fonte OMS).
Quindi il problema che i nostri governanti stanno affrontando non è solo la pericolosità in se ma è il tenere sopratutto sotto controllo il numero degli ammalati!. Il virus si propaga facilmente e immaginate come è successo in Cina se anche da noi si ammalasse una parte considerevole della popolazione: gli ospedali non basterebbero per curare tutti (in Cina ne hanno costruiti nuovi in 10 giorni ma da noi sarebbe impossibile…) e il caos economico e organizzativo spezzerebbe le reni al sistema Italia. Questo sta razionalmente, sopratutto, combattendo il nostro governo…
Purtroppo pero non è possibile non notare un’ abitudine della politica italiana: se qualcosa va bene prendersi il merito mentre se qualcosa non va è sempre colpa altrui.
Parliamo della polemica tra Attilio Fontana (presidente della regione Lombardia) e Conte e della responsabilità (è oggettivo che il numero degli infettati tra medici e paramedici e pazienti già ospedalizzati per altro sia in numero eccessivo) di un ospedale lombardo che non avrebbe rispettato efficacemente i protocolli previsti (a detta del presidente del consiglio anche se successivamente si è corretto il tiro).
Non sono momenti per fare polemiche ma neanche di risentirsi quando una verità viene dichiarata.
Non si può sbandierare al mondo una “sovranità” di un sistema sanitario regionale e delle sue eccellenti risorse per poi se qualcosa va storto disconoscere che le responsabilità sono appunto sopratutto locali e si accusa invece il governo di ciò; e per di più lo si contesta di essere accentratore quando questo crea un’unica scala di comando. Ne si può sentirsi offesi per questo.
Purtroppo non è finita qui e nei prossimi giorni aumenteranno le infezioni. Anche in altre regioni. Il sistema Italia deve quindi fare fronte comune. Anche nell’assumersi le proprie responsabilità.