“Le religioni sono vie di bene? Falso!”
È sovrastato dal timbro “Falso!” il saggio Laterza “Le religioni sono vie di bene” di Paolo Naspo, docente di Scienze politica alla Sapienza di Roma. Un excursus storico sull’intreccio tra teologia e politica. Esempio clamoroso dei danni di questa commistione fu la Guerra dei trent’anni che tra il 1618 e il 1648 fece 12 milioni di morti. L’esempio opposto viene dagli Stati Uniti d’America, dove il primo emendamento della Costituzione dice che il Congresso non emanerà mai una legge per il riconoscimento ufficiale di una religione o che ne impedisca l’esercizio. Un capitolo è dedicato ai fondamentalismi tutti: ebraico, islamico e cattolico. E per l’autore fondamentalisti sono quelli che, avversi a Papa Francesco, oggi hanno un’agenda comune con Forza Nuova e CasaPound. La conclusione? Le religioni hanno ancora molto da fare in un’Europa secolarizzata: non devono dare le risposte che altri decisori politici non sanno dare. La pace o è politica o non è. Le religioni meno si occupano delle cose del mondo e meglio è per loro e anche per il mondo.