Come chiedeva da molto tempo Stranamore, finalmente un governo affronta il nodo dei “pagamenti elettronici’.
I piani del governo per incentivarli: cashback per chi usa la carta, sanzioni a esercenti senza Pos. Niente tassa sui prelievi
È la montagna d’oro a cui attingere: 100 miliardi di euro di evasione fiscale, l’equivalente di almeno quattro leggi di bilancio. Ed è solo una stima. Per scalfirla finora si è fatto poco, tra condoni per il rientro del sommerso e retromarce della politica sul tetto all’uso dei contanti (cambiato sei volte solo negli ultimi 15 anni). Ma il premier Giuseppe Conte ha assicurato ai sindacati che è una priorità. E una possibilità reale con le nuove tecnologie in mano alla pubblica amministrazione, alle banche e all’Agenzia delle entrate. Un processo iniziato con la fatturazione elettronica, lo scontrino telematico e il nuovo Evasometro e che non a caso il neo-ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, nella sua prima uscita pubblica all’Ecofin di Helsinki, ha dichiarato di voler subito rafforzare “per modernizzare il Paese”.