Un papa molto papa. Un papa politico. E anche un papa che non te la manda a dire. Le sue scuse ai Rom chiudono un capitolo di cui si sentiva il bisogno con molti mal di pancia qui in Italia del nostro ministro degli interni e della parte più opportunistica e attaccata alla “sedia” dei 5s. Ma questo è solo l’ennesimo strappo con quella parte della chiesa più retrograda e con quei “cattolici” come dice Francesco che vanno in chiesa e poi sono razzisti e contro l’accoglienza: meglio essere atei e pro accoglienza ribadisce ribaltando un mondo di ipocrisia. Questo papa proprio per la sua capacità di stare sulle cose che la carità cristiana insegna è inviso a molti “fedeli” più attenti a seguire solo la prassi domenicale della messa in pubblico che seguire i dettami di Cristo nel privato.
Papa Francesco è dalla parte dei deboli, dei perdenti, di coloro che lottando per una vita migliore muoiono nel mediterraneo, scavalcano muri in Messico, scappano da guerre.
Siamo con te Francesco.