Ogni partito, movimento politico, associazione o singolo, ha una sua ricetta per riattivare l’economia italiana. Flat tax, Cuneo fiscale, Progressività, tutela dei più poveri. Si va bene. Ma noi siamo convinti che il vero problema di giustizia fiscale e alleggerimento del prelievo sia una sana guerra all’evasione fiscale.
Una cifra compresa fra i 250 e i 270 miliardi di euro, un valore pari al 18% del PIL del nostro Paese. Sono i numeri dell’ evasione fiscale in Italia, che si conferma uno dei cancri della nostra economia. Sulla base dell’ultimo rapporto 2016 dell’Eurispes, l’Italia avrebbe un PIL sommerso pari a 540 miliardi – a cui per dirla tutta ne andrebbero aggiunti almeno ulteriori 200 che non sono stati inclusi in quanto derivanti dall’economia criminale, per un totale di 740 miliardi – sui quali, considerando un livello di tassazione del 50%, l’evasione fiscale vale 270 miliardi. Numeri che fanno il paio con l’ultimo Rapporto sull’evasione fiscale, pubblicato dal ministero dell’Economia e basato su dati Istat, secondo cui il dato oscilla tra i 255 e i 275 miliardi di euro. (cit.)
Ma occorrerebbe mettere mano a leggi e controlli che intaccherebbero il consenso elettorale e politico di tutti i partiti… o peggio!