Non c’è più memoria, tutto scorre in un fiume vorticoso verso il nulla. Basta guardare un quiz in tv preserale e vedere giovani e meno giovani sbagliare le più elementari domande sulla storia per tastare il polso della situazione. Sui social fake news distorcono il passato in un delirio di revisionismo complottista e terrapiattista. Ma sopratutto c’è nelle nuove generazioni una ignoranza diffusa della storia che dovrebbe essere invece maestra di vita. Vico, Marx, Gramsci ne furono i maggiori assertori e sono solo i primi che ci vengono in mente mentre scriviamo. La verità storica e la sua conoscenza deve essere la base su cui costruire il futuro delle nazioni. Non si può sapere chi siamo se non sappiamo da dove veniamo. Parole vecchie ma estremamente necessarie oggi.