Domenica mattina, passeggiando per le stradine di Trastevere, mi imbatto in una galleria d’arte che espone ceramiche contemporanee. Mi incuriosisco, incrocio gli sguardi delle artiste che mi invitano ad entrare e mi guardo intorno: oggetti di uso comune, naturali e semplici che rimandano ad un uso ‘materno’ della materia, ad un garbo particolare nel trattare la pietra, la sabbia, la creta e trasformarla in animali e cose o ad umanizzarla. I colori sono tenui, le opere mai drammatiche, alcune anche con scritte tipo “di confini non ne ho mai visto uno”: Donnargilla è la cooperativa di artiste che a Roma, in via del Moro 49 espone le sue sculture con un comune denominatore: il viaggio, che dà il titolo alla mostra, legato al concetto di tempo. Il tempo che queste donne vogliono darsi di esprimere il proprio valore