Scendi in strada e trovi l’auto bloccata da un’altra parcheggiata in doppia fila. Suoni il clacson per attirare l’attenzione e il proprietario ti si rivolge a male parole. Se osi poi manifestare le tue ragioni ti vuole picchiare offeso come se la doppiafila, ormai praticata da tutti qui a Roma, sia un diritto.
È notizia di pochi giorni fa sui giornali che un poveretto è stato picchiato selvaggiamente per questo motivo.
A chi poi non é successo di rimanere bloccato alzi la mano!
Ormai in una città come Roma muoversi con o senza auto è prassi da agente 007 con licenza di uccidere.
Ci sono le buche, le bande di teppistelli che assaltano i mezzi pubblici, i guidatori killer che ti si piazzano dietro all’auto a 40 cm come su un autoscontro del Luna Park, per ottenere strada libera. E se sei costretto a frenare troppo velocemente mettendoli in difficoltà ti danno dell’assassino e ti inseguono anche qui per picchiarti.
Moto che ti sorpassano a destra o a sinistra indifferentemente, sfiorando i tuoi retrovisori e a volte rompendoli per sgaiattolare poi nel traffico senza fermarsi. Tutte cose che mi sono successe! Ma non è finita qui. Vogliamo parlare dei vigili romani? Rari da vedersi in tutte le occasioni sopra descritte sono invece organizzatissimi e presenti a gruppi di tre per gestire un solo autovelox. Ma se fai via Oderisi da Gubbio (quartiere viale Marconi) dove ci sono alcuni bar che vendono i famosi cornetti, intorno alle 22 fino a notte fonda, la trovi completamente bloccata da auto parcheggiate addirittura in tripla fila, impedendo il corretto svolgersi del traffico e di vigili neanche l’ombra. Pero li trovi magari col loro bel autovelox a 400 metri di distanza come per esempio, sempre per lo stesso motivo dei cornetti, sulla via olimpica all’altezza del bar Pappagallo (piazza Pio XI). La notte specie nei week end si formano in direzione sud file kilometriche a causa della doppia e tripla fila dei clienti del bar. Mai visto negli anni un solo vigile a far spostare le auto, mentre 400 metri più a sud nello stesso momento ne trovi 3 nascosti nell’ombra buia degli alberi dell’Olimpica a giocare con i nostri portafogli col loro solito maledetto autovelox. Si dice che a pensar male si fa peccato ma…