Il botta e risposta sui migranti tra Baglioni e il ministro Salvini è solo l’ultimo episodio. Ma non possiamo non notare che ormai nel governo si gioca al poliziotto cattivo e al poliziotto buono sulla pelle di poveracci. I toni sono fastidiosi ed echeggianti un passato più o meno remoto. Questa la frase di Baglioni:
“Se non fosse drammatica la situazione di oggi, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po’ alla farsa. Credo che le misure prese dall’attuale governo, come da quelli precedenti, non siano assolutamente all’altezza della situazione.”
Questa la risposta del ministro:
“Baglioni? Canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo?”
Quello che ci colpisce nelle frasi del ministro è che secondo lui un semplice cittadino ( in questo caso Baglioni) non abbia il diritto ed il dovere di parlare di sicurezza e immigrazione….
Caro ministro Salvini forse è il caso che oltre la sintassi italiana lei e quelli come lei che le danno il consenso attraverso il voto di dire queste baggianate ripassino un pò la costituzione.
Egregi saluti.