“Cold War”, premiato per la regia al festival del cinema di Cannes 2018 e trionfatore agli EFA con ben 5 premi (miglior film, regia, montaggio, sceneggiatura e attrice), è l’ultima opera del regista Pawel Pawlikowski, premio Oscar per “Ida”. Colpisce qui di nuovo quello che aveva colpito in Ida, cioè la regia e il montaggio che costruisce una trama coinvolgente ma non spettacolare, con dialoghi ridotti al minimo e uno sviluppo narrativo che si offre a chi guarda per suggerire. Non ci sono scene madri, quindi. Raffinato l’apparato stilistico/formale rigoroso e poco convenzionale. I toni e la tensione sono sempre smorzati, la narrazione divisa in una serie di brevi riquadri, le inquadrature fisse in 4/3, il montaggio razionale, efficace, la colonna musicale accurata che varia dal folk tradizionale al jazz ai canti popolari polacchi ed anche a quelli sovietici. Sovrasta il tutto una fotografia splendida in bianco e nero elegante e suggestiva che ricorda il grigio dell’epoca, e sottolinea i travagli tormentati dell’animo dei due protagonisti, i quali più volte durante il film si perderanno e si ritroveranno, in soluzioni di continuità senza equilibrio, come del resto accade nello sfondo politico col suo status oppressivo e totalitario. Si registra però qualche squilibrio, tra la parte iniziale, così sorprendente e tutta incentrata sulla ricerca musicale e sulla sua inevitabile rielaborazione e una seconda parte che ha inizio con l’attraversamento del confine tra le due Germanie. Da lì in poi, l’amore tra i due protagonisti prevale, con il perpetuo ritrovarsi, non sempre convincente dei due amanti. Quasi fosse una concessione a un pubblico di massa, Cold War finisce dunque per annacquare la forza delle idee che lo governano per scivolare verso una sorta di Giulietta e Romeo ai tempi della cortina di ferro. Ribadiamo nella prima parte del film sembra prevalere un afflato sincero di ricerca (quella musicale) e divulgazione di una tradizione popolare, con l’emergere insistente della love story quel che viene a disvelarsi è proprio l’intero meccanismo che accompagna il film come operazione, festivaliera e seduttrice.
DATA USCITA: 20 dicembre 2018
GENERE: Drammatico
ANNO: 2018
REGIA: Pawel Pawlikowski
ATTORI: Tomasz Kot, Agata Kulesza, Joanna Kulig, Borys Szyc, Cédric Kahn, Jeanne Balibar, Adam Woronowicz, Adam Ferency, Slavko Sobin
DURATA: 88 Min
DISTRIBUZIONE: Lucky Red