Sui miei computer ho come sistema operativo (il software che ne permette il funzionamento) Mac Osx (sistema operativo prodotto da Apple negli USA) e Windows (Microsoft USA).
Sugli smartphone e Tablet ho Android (Google USA) e iOS (Apple USA).
Mettiamo che un presidente sovranista degli stati uniti, uno a caso con i capelli color carota, si svegli una mattina e decida sanzioni per l’Italia perché i suoi abitanti sono tutti mafiosetti e di pelle scura che fa tanto messicano.
Mettiamo che queste sanzioni prevedano per l’uso di questi sistemi operativi sopracitati e presenti sui nostri gadgets elettronici una tassa annuale del 20% sul prezzo di acquisto.
Mettiamo che se non si paga questa tassa il nostro computer/smartphone sarà bloccato da remoto da Apple Google o Microsoft così come l’uso degli store associati.
Mettiamo che nel contempo i nuovi computer e smartphone importati in Italia non possano avere installati questi sistemi operativi americani, se non pagando un balzello per gli stessi motivi sopradetti. Non essendoci altri sistemi operativi veramente efficaci sul mercato a parte Linux, sarebbe un problema avere alternative. Quindi o paghiamo o siamo out.
Fantascienza?
Ora prendete una nazione dove tutti hanno gli occhi a mandorla e che questa nazione sia la maggiore produttrice di hardware che i sopraddetti sistemi operativi utilizzano.
Mettiamo che anche questa nazione sia nel mirino del presidente americano coi capelli color carota per motivi di concorrenza commerciale e che le sia impedito di accedere al mercato dei Sistemi operativi americani.
Questa nazione sarebbe portata al collasso a causa delle ricadute finanziarie economiche e di comunicazione.
Mettiamo che sempre questa nazione, proprio per questo inizi a progettare attraverso la sua maggiore industria del settore un nuovo sistema operativo che possa essere alternativo a quelli americani.
Fantascienza?
Assolutamente no.
Huawai il famoso brand cinese produttore di smartphone e computer temendo proprio uno scenario di questo tipo ha iniziato a progettare un nuovo sistema operativo alternativo a quelli americani da mettere sui propri sistemi.
A questi motivi che spingono Huawei si aggiunge che è sotto accusa perché spierebbe l’attività dei suoi utenti come tweetta a destra e a manca il presidente pel di carota.
Situazione paradossale questa delle accuse perché se si va a vedere cosa proprio gli USA hanno fatto finora attraverso le backdoor (speciali porte nascoste agli utenti attraverso le quali spiare l’attività e controllare) nel software prodotto da loro. Su tutti i brand USA nessuno escluso. E dalla stessa NSA (national security agency americana).
Intanto noi italiani ed europei siamo troppo occupati da spread, ruspe e ‘me ne frego’ per occuparsi di ciò e continuiamo a comprare e utilizzare gadgets elettronici con cui gestiamo la nostra vita e il nostro lavoro e le nostre comunicazioni a tutti i livelli ma il cui controllo è fuori della nostra capacità di gestione. Forse dovremmo fare come la Cina? Noi pensiamo di sì, questo ci attendiamo da un’Europa che pensa ai propri cittadini. Non esistono solo le quote latte e l’agricoltura.
Altrimenti un giorno potremmo amaramente pentirci…