Sono all’onore della cronaca le notizie sulla ditta di famiglia del nostro ministro del lavoro in cui sembra, che alcuni lavoratori siano stati assunti in nero. Ci viene da sorridere perché proprio il nostro ministro è quello che più parla quotidianamente di onesta ed è sempre pronto insieme al ministro dell’interno a ergersi a paladino della giustizia con parole roboanti e riempendosi la bocca di epiteti nei confronti dei disonesti di turno. Politici o emigranti o giornalisti nessuno è risparmiato. L’episodio che vede la ditta cui il nostro ministro partecipa al 50% con la sorella però lo mette in una condizione di conflitto d’interessi. Un ministro del lavoro che ha notizia di possibili situazioni non chiare in una ditta o società ha il dovere istituzionale di mandare ispettori per chiarire la situazione. Ma qui scatterebbe il conflitto appunto perché l’inquisitore è anche inquisito.
Se l’episodio fosse accaduto ad altri siamo sicuri che il nostro ministro avrebbe come già fatto in passato chiesto le dimissioni.
Ministro DiMaio che ne pensa?