Poco mossi gli altri mari – Giovanna Nigi

Si può pensare di vivere mantenendo saldi i propri sogni? E poi: i sogni ci possono sopravvivere, senza necessariamente portarsi dietro la consueta scia di delusione? E ancora: credere fino in fondo che tutto è passibile di miglioramento è saggio o stolto?
Le risposte a queste domande sono più d’una e si declinano diversamente persino all’interno della stessa vita, in momenti diversi per età e esperienza.
Teo, Jamal, Olimpia, Tito e tutti gli altri personaggi ufficialmente stravaganti che si aggirano tra le pagine di questo che è un libro piccolo ma pieno di spunti, sono la testimonianza che è saggio credere nei propri sogni, variando magari di tanto in tanto la densità di fede, smussando angoli e arrotondando spigoli, ma mantenendo la purezza di pensiero, nonostante tutto.
Teo ha diciott’anni, è innamorato perso di Orsa, fa le farfalline ad ogni sorriso e ha la sindrome di Down, Jamal è venuto via dalla Palestina infuocata seguendo la linea dell’orizzonte, vive dove capita e fa ogni tipo di lavoro, Olimpia gira scalza estate e inverno, ama tutti gli animali, mangia solo piante e conosce a menadito l’uso del congiuntivo, Tito è rimasto agli anni Settanta, suona la chitarra per le strade di Roma e canta le canzoni di Bob Dylan, ha una sua filosofia di vita così pulita e profonda che ce ne vorrebbero tanti di Tito al mondo.
La singolarità di questi personaggi che sembrano tutti usciti dalla fantasia di una sognatrice che nella vita racconta favole ai bambini e ai grandi, cucina piatti meravigliosi e vive parte dell’anno senza luce né acqua corrente in un’isola siciliana, è invece di essere veri, persone in carne e ossa. Sono mixati l’uno all’altro, magari non si sono conosciuti tutti, magari non si sono neppure mai incontrati, ma sono tutti esistiti e lei, l’autrice di Poco mossi altri mari, li ha portati dentro la sua storia accompagnandoli con delicatezza nei loro destini – quelli veri – narrando per lo più, la loro vita.
E le storie di questi personaggi e di altri che incrociamo e sostano un po’ con noi, si intrecciano con riflessioni importanti sulle cose minute della vita e sui grandi temi, aprendo spiragli di pensiero o forse semplicemente ricordando a noi lettori che stille di quell’innocenza e di quella voglia di stare al mondo senza sovrastrutture, ci albergano dentro e vanno solo lasciate libere di esistere.

POCO MOSSI GLI ALTRI MARI
di Giovanna Nigi
Edizioni Sensibili alle foglie, 2018
111 pagg.
euro 13,00