Duole vedere l’assalto all’arma bianca nei confronti delle istituzioni e di Mattarella. Duole perchè ancora i rigurgiti dell’Italia piccola piccola, piagnona e superficiale, quell’Italia opportunista divisa in fazioni senza senso dello stato senza un vero senso civile e che ha inventato il fascismo sta uscendo di nuovo fuori nelle scelte di molta parte degli elettori.
Un’Italia che ignora e per questo ignorante e insofferente delle regole, che minaccia, che insulta e ti tratta da cretino se non pensi come lei. Dove solo il “popolo” è buono e i colpevoli sempre altri. Come se i politici non fossero espressione della società civile da cui provengono. Questo è il populismo.
Nella Costituzione, di cui il Presidente della Repubblica è il garante e primo difensore, c’è infatti il pareggio di bilancio (art. 81). La Legge costituzionale 1/2012 intitolata “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale” è la legge di modifica della Costituzione approvata dal Parlamento della Repubblica nel 2012. La riforma ha modificato gli articoli 81, 97, 117 e 119 della Costituzione, inserendo nella Carta il principio del pareggio di bilancio e l’appartenenza dell’Italia all’Unione Europea (art. 97). (cit.)
La crisi istituzionale che stiamo vivendo in queste ore è dunque dovuta all’incultura di alcuni uomini politici (Di Maio, Di Battista), e alla probabile paura di Salvini di doversi misurare con il mondo reale dopo aver promesso un programma non realizzabile. Dinanzi al costituzionale diniego del Capo dello Stato, Salvini ha deciso di far saltare il tavolo e tornare a elezioni.
L’unico dato positivo è che alcuni milioni di italiani stanno imparando aspetti a loro ignoti della Costituzione: si è cominciato con il fatto che il Presidente del Consiglio può non essere eletto direttamente dal popolo, come il professor Conte ha dimostrato, e oggi stanno imparando che la Costituzione è il luogo in cui sono espressi “le forme e i limiti” della sovranità popolare (art. 1 e 75). Che non è assoluta, mai, non certo in una democrazia costituzionale.(Cit.)