45 giorni di passione e i giochi non vanno avanti. Salvini e Di maio i due politici che gridano al mondo di essere i vincitori delle elezioni e che invece non hanno vinto nulla, non potendo governare se non con l’aiuto di altri, con un delirio di onnipotenza specialmente il secondo, come se 11 milioni di italiani avessero votato direttamente lui e non contro il sistema, e sopratutto con un sistema elettorale maggioritario che non prevede un leader, sono bloccati su personalismi e faziosità da giochi da asilo.
Senza avere nessun senso dello stato, ma con l’assurda pretesa di essere stati autorizzati dai proprio genitori ( l’elettorato) sono ritornati ai giochi della vecchia politica e della prima repubblica. Salvini con la consapevolezza che questo suo comportamento in qualche modo solidale a Berlusconi sposterà l’elettorato Forzista verso la lega e Di Maio nel suo delirio personalistico del volere a tutti i costi la presidenza del consiglio e con l’arroganza con cui tratta gli altri attori politici del misero quadro post elettorale.
Rimane un quadro ancor complesso e poco chiaro cosi come il corpo elettorale.
Ancora auguri presidente, non sarà facile.