L’imminente ingresso del periodo invernale, le malattie tipiche di stagione e le pandemie influenzali mi hanno suggerito di illustrare le proprietà terapeutiche di una notissima pianta medicinale che aumenta le difese immunitarie: l’Echinacea.
In natura ne esistono tre tipi dotate di proprietà farmacologiche, denominate Echinacea pallida, purpurea e angustifolia. Simili nella loro composizione chimica e quindi anche nella loro potenzialità terapeutica.
L’Echinacea è una pianta ricca di polifenoli e soprattutto di un derivato caffeinico denominato echinicoaside, quello che esplica la sua attività immunostimolante.
Numerosissimi studi e ricerche recenti, hanno dimostrato in vivo e in vitro l’attività dell’Echinacea sul nostro sistema immunitario che si esplica in un aumento considerevole della fagocitosi da parte dei macrofagi, cellule del sangue deputate a inglobare e distruggere virus e batteri durante le infezioni.
Anche la produzione linfocitaria e’ stimolata nella porzione dei Linfociti T, cellule queste che partecipano al processo infiammatorio con la liberazione delle interleuchine e del TNF.
L’uso quindi dell’Echinacea è indicato nella prevenzione di ogni qualsiasi malattia virale (influenza) o batterica (strepto e stafilococchi, ecc.).
Sono state effettuate numerose comparazioni cliniche tra due gruppi di pazienti, uno trattato con l’Echinacea e l’altra con placebo nel periodo di maggior incidenza di virus influenzali e para influenzali. Lo studio ha evidenziato regolarmente nel gruppo trattato una minore incidenza di malattie infettive o la risoluzione delle stesse in un minore numero di giorni insieme all’assenza delle recidive o delle complicanze postinfluenzali rispetto al gruppo placebo.
Le attività di questo fitocomplesso si possono così riassumere:
- Prevenzione e trattamento delle malattie da raffreddamento
- Attività antivirale
- Attività antibatterica
- Attività antinfiammatoria
Ma l’Echinacea non finisce di stupirci con i suoi effetti benefici sull’organismo. L’impiego storico di questa pianta, infatti, era rappresentato dalla sua attività cicatrizzante sulle ferite e le ulcere cutanee.
Quindi l’Echinacea trova applicazione come uso locale in crema o unguento e diventa utilissima in moltissime patologie dermatologiche dove la pianta esplica la sua capacità rigenerante della cute e dei tessuti mediante l’inibizione della ialuronidasi, enzima presente nell’infiammazione tessutale.
La tollerabilità dell’Echinacea è altissima, non sono segnalati effetti nocivi di allergie o di intossicazione.
La posologia è standardizzata sia per adulti che per i bambini. Per questi ultimi è in commercio in sciroppo gradevolissimo, da assumere in tutto il periodo invernale come profilassi dalle malattie influenzali e da raffreddamento.
Gaetano-Maria Micciche’
Roma