il padre guarda la partita in un tablet con gli auricolari nelle orecchie, la madre smaneggia ininterrottamente sul proprio smartphone, la ragazzina gioca sul proprio; i piatti pieni, una forchettata svogliata e distratta all’ amatriciana del padre mentre la carbonara della madre appassisce miseramente nel piatto, sparpagliata dalle forchettate imprecise rubate allo schermo dello smartphone, le patate arrosto nel piatto della ragazzina ormai fredde e immangiabili rimangono come pietre in un prato. Tutto ciò fino al conto per poi dileguarsi prima il padre, poi la ragazzina e infine la madre. Tutti separatamente.
Tutto questo ieri sera in noto locale di trastevere, il tavolo a pochi centimetri dal mio e dei miei amici. Sembrava un quadro di un Hopper contemporaneo dove l’alienazione faceva da padrona. Colpito ho riferito a Voi qui in queste poche righe. Non so giudicare. Ma mi chiedo cosa imparerà quella ragazzina dai proprio genitori.