L’idea fu di Rutelli, successivamente continuata da Veltroni, di costruire un nuovo centro congressi sfruttando l’unica area libera nella zona EUR. Lo studio e la realizzazione dell’opera fu affidata allo studio Fuksas. Da qui la Nuvola di Fuksas. Ci capita spesso di passare davanti all’opera la cui realizzazione è durata circa 8 anni e la prima inpressione che avemmo fin dall’inizio lavori è che fosse incastonata e soffocata dalle costruzioni vicine. La visibilità non è delle migliori anche dalla Colombo e si perde un po’ la visione d’insieme. Terminata la costruzione l’impressione è rimasta. Intanto i costi sembra siano lievitati intorno ai 363 milioni di euro. Cifra iperbolica se si pensa a tutti i problemi e le urgenze che Roma ha. Soprattutto pensando alla effettiva necessità di tale opera. Ci vengono in mente le aree espositive della nuova fiera di Roma, cattedrale nel deserto, scomoda da raggiungere, brutta nell’esecuzione, poco utilizzata, anche perché una città come Roma offre scenari naturali e artistici per le mostre e le fiere estemporanee molto piu appettitose e confortevoli da fruire. La Nuvola di Fuksas oltre la retorica, rientra a nostro avviso in quest’ottica; troppo vicina al “vecchio palazzo dei congressi” molto bello nello stile razionalistico e senza un’area di parcheggi attrezzata adeguatamente. La nostra impressiome iniziale, quindi, sembra confermata da cio che in questi giorni è uscito sulla stampa, degli ormai famosi 2 metri di sforamento del progetto. Lo sforamento ha reso viale Europa, gloriosa arteria e asse principale di spostamento, nella parte prospiciente la Nuvola piu stretta di 2 metri. La cosa è vistosa soprattutto perche determina un anomalo flusso del traffico oltre un poco estetico look della prospettiva. L’ente Eur e il comune sono alla ricerca di una soluzione, i costi sono ovviabili sembra con “poche centinaia di migliaia di euro”, la figuraccia però non è quantificabile!